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L’Italia dell’Unesco: Mantova e Sabbioneta

di Alessandra Cucinella
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Situata sulle rive del fiume Mincio e antico centro etrusco, forse, poi romano e medievale, Mantova nasce sul modello rinascimentale della città ideale. È proprio in questo luogo magico, dove l’arte sembra essere intrecciata nel tessuto stesso della sua esistenza, che i Gonzaga dettero vita a una delle più raffinate corti rinascimentali.

La città ospita alcune delle più imponenti architetture rinascimentali in Italia, tra cui il maestoso Palazzo Ducale, che un tempo era la residenza della famiglia Gonzaga, adornato con splendidi affreschi, intricati lavori in marmo e sculture che lasceranno sicuramente i visitatori a bocca aperta. Il pittore di corte, Andrea Mantegna, esegue gli affreschi della Camera degli Sposi, considerati il suo più grande capolavoro.

L’altro grande capolavoro della città è la Basilica di Sant’Andrea di Leon Battista Alberti, architetto e teorico dell’architettura. Quest’ultimo ricostruisce l’antica chiesa, che custodiva la preziosa reliquia del sangue di Gesù, con forme che s’ispirano all’architettura antica. L’imponente facciata, infatti, ricorda la fronte di un tempio e ripropone lo schema degli archi di trionfo romani.

Più tardi le maggiori imprese artistiche si concentrano intorno a Palazzo Te, splendido palazzo originariamente destinato al tempo libero e allo svago del principe, il cui progetto è interamente affidato a Giulio Romano, che a Roma aveva lavorato a fianco di Raffaello. Nella sala dei Giganti una sensazione di stupore e meraviglia avvolge il visitatore invitato a partecipare a un’assemblea, quella degli immortali, chiamati a raccolta dal re degli dei, Zeus, assistito da Giunone, che punisce i giganti con pene terribili.

Mantova, città che si trasforma a partire da un centro preesistente, e Sabbioneta, città limitrofa di nuova fondazione per volere di Vespasiano Gonzaga, costituiscono oggi un insegnamento per la loro storia urbanistica e per il dialogo con l’ambiente in cui sono inserite, forti di un valore che risiede nella capacità dell’uomo di progettare luoghi ideali in cui vivere. Unite in un unico sito le due città Patrimonio UNESCO esprimono la sintesi delle due modalità urbanistiche del Rinascimento: quella evolutiva e quella fondativa.

Sabbioneta, con la sua pianta a forma di stella e la sua cinta muraria, conserva al suo interno alcuni degli edifici più rappresentativi del clima culturale della capitale di Vespasiano: il Palazzo del Giardino, i resti della Rocca e il Teatro all’Antica costruito da Vincenzo Scamozzi, primo edificio teatrale di epoca moderna.

Ma Mantova non è solo città d’arte e di cultura; è anche una città del cibo e del vino. La regione è rinomata per le sue prelibatezze culinarie, tra cui specialità locali come i tortelli di zucca, la torta sbrisolona, il profumato Lambrusco o la corposa Barbera. Tappa perfetta di un viaggio alla scoperta di una bellezza tutta italiana e Patrimonio dell’Umanità.

Bibliografia e sitografia
  • Luca Beatrice, Sguardi. Cittadini con l’arte, Lattes Editori, Torino 2022;
  • Emanuela Pulvirenti, Artemondo, Zanichelli, Bologna 2018;
  • L’Italia dell’Unesco, Giunti e Tancredi Vigliardi Paravia Editori, Firenze 2021.
  • www.arte.it
  • www.mantovaesabbioneta-unesco.it
  • www.unesco.it

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