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La comunità di Lercara Friddi con una petizione invita l’ Arcivescovo Corrado Lorefice a prendere in considerazione la revisione del trasferimento di Don Mario Cassata

di Mario Liberto
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Sono più di mille firme, insieme a circa cinquecento e-mail, che compongono la petizione con la quale i fedeli della parrocchia di S. Maria della Neve di Lercara Friddi chiedono all’ Arcivescovo metropolita di Palermo Corrado Lorefice, la revoca del trasferimento del proprio arciprete Don Mario Cassata.

La notizia dello spostamento, dopo trentanove anni di attività pastorale di Don Mario Cassata, ha lasciato sgomenti e smarriti tutti gli abitanti della cittadina del Madore.

L’intera comunità è consapevole che il diritto canonico e la regola del turnover dei sacerdoti prevedono, per meglio rispondere alle esigenze della Chiesa, che dopo ogni 9 anni di permanenza del sacerdote presso la stessa parrocchia, si proceda ad un cambio, ma sperano che possa essere applicata una deroga, considerato che il sacerdote ha una certa età e che ha svolto l’intero suo ministero nella chiesa lercarese.

Con questa petizione gli abitanti lercaresi, ma anche l’altra comunità di Marcatobianco, di cui è anche  guida spirituale, affidano l’ultima speranza alla massima autorità della Diocesi di Palermo affinché possa fare un passo indietro.

Trentanove lunghi anni in cui Padre Mario Cassata, inizialmente da vice, e poi da arciprete, ha dato tutto se stesso all’intera comunità, attività che non è stata estrinsecata solamente in ambito religioso, ma anche in quello sociale, culturale ed artistico.

I suoi doni, Don Mario Cassata, li ha messi a disposizione dei suoi parrocchiani. Con lui sono nati diversi  gruppi di preghiera, ha riorganizzato l’Azione Cattolica, è stato guida per diversi sacerdoti novelli che venivano inviati nella sua parrocchia per essere iniziati all’attività liturgica. La sua è stata un’opera religiosa ammirevole e disponibile al servizio di tutti. Ottimo anche il rapporto con le suore del collegio di Maria, testimoniato da una intensa collaborazione. Insomma, con lui è cresciuta e maturata un’importante comunità di fede, riuscendo a coinvolgere ragazzi, adulti e anziani.

Un sacerdote accorto anche ai temi sociali che ha dato vita all’opera caritatevole “San Vincenzo”, alla Caritas e ai centri di ascolto, il tutto per essere presente in ogni ambito e per rispondere con, solerzia e disponibilità, a quanti chiedevano aiuto e supporto spirituale e materiale.  

I fedeli ricordano le opere a sostegno della parrocchia, a partire dagli interventi strutturali, come la costruzione della cripta che ospita più di mille presepi, unico esempio forse in Italia, il restauro  delle chiese dell’intero paese, la realizzazione dell’organo della chiesa Madre,  l’acquisto e restauro della Villa della Trasfigurazione con annesso campo di calcetto, opera, quest’ultima, che viene utilizzata per i gruppi diocesani di preghiera alla ricerca della loro pace interiore. Inoltre, ha ristrutturato e resa efficiente la casa di riposo annessa alla chiesa di Sant’Alfonso.

Ma i doni di Don Mario si estrinsecano anche nella sua capacità artistica. Egli è uno dei pochi capaci di ricamare l’oro e per la parrocchia ha realizzato opere davvero singolari, aiutato anche dalla sua ”scuola di ricamo”  parrocchiale. Ha inoltre dato vita al museo religioso recuperando paramenti e oggetti sacri e nel Giovedì Santo realizza meravigliose raffigurazioni artistiche religiose mediante l’utilizzo di elementi naturali. Ha scritto diversi libri e compone musiche e poesie. Da ottimo musicista, suona l’organo, il piano e la fisarmonica, grazie a questa sua conoscenza ha dato vita ad una corale parrocchiale che frequentemente viene chiamata ad animare le celebrazioni eucaristiche in diverse comunità della Sicilia.

Don Mario, dunque, dopo 39 anni è stato trasferito. Apparentemente a casa sua, a Ciminna, sua città natale. In realtà, cos’è casa se non il luogo in cui si è manifestata, estrinsecata e compiuta la propria missione? La comunità parrocchiale lercarese non ci sta. Prima che si realizzi il trasferimento intende manifestare al Vescovo le proprie ragioni. La petizione si conclude con l’appello finale a monsignor Lorefice per rivedere il provvedimento. Adesso i fedeli sperano, in un “miracolo”: che don Mario Cassata rimanga parroco della parrocchia Santa Maria della Neve di Lercara Friddi.

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