Un’intera giornata dedicata ai più piccoli, all’insegna dell’educazione ambientale, della ruralità e della scoperta del territorio. L’iniziativa “Il Paese dei Bambini”, promossa dal Comune di Realmonte, si è rivelata un’esperienza coinvolgente e formativa, ospitata nella suggestiva cornice del frantoio “Nettare d’Oliva” dei fratelli Farruggia, alle porte del paese.
Protagonisti assoluti sono stati i bambini, accolti in un inedito “teatro di paglia” allestito con cura e passione dai titolari dell’azienda. Un luogo simbolico, semplice ma denso di significato, pensato per restituire ai più giovani uno spazio di ascolto, apprendimento e gioco a contatto con la natura.
L’obiettivo dell’incontro è stato chiaro: educare le nuove generazioni alla sostenibilità, al rispetto dell’ambiente e al valore dell’agricoltura, con particolare attenzione alla pianta simbolo del territorio realmontino, l’ulivo.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Alessandro Mallia e di Alfonso Farruggia, entrambi hanno voluto sottolineare quanto sia strategico investire nella formazione dei bambini per costruire una coscienza ambientale più solida e consapevole. “Avvicinare i giovani alla terra è una delle sfide più importanti per il futuro del nostro territorio” – ha dichiarato il primo cittadino. Presente inoltre il Presidente del Consiglio Melissa Rita Arcuri.
A condurre la giornata sono stati due esperti nel campo della comunicazione rurale: Francesco Bruscato, funzionario regionale, e Mario Liberto, giornalista e scrittore, autore del libro Oleoturismo – Istruzioni per l’uso.
Bruscato ha saputo coinvolgere bambini e genitori raccontando con semplicità e passione le tecniche di coltivazione dell’olivo. Un momento particolarmente significativo è stato la piantumazione collettiva di un albero di ulivo, un gesto simbolico per trasmettere l’importanza della cura del paesaggio e della produzione di olio extravergine d’oliva, da considerare non solo come alimento, ma anche come vero e proprio “medicamento”.
Mario Liberto ha invece guidato i piccoli partecipanti in un originale viaggio tra tradizioni, storie e curiosità legate al mondo dell’ulivo, con attività ludiche e interattive ispirate all’oleoturismo e alla cosiddetta “ulivoterapia”. Tra le esperienze più apprezzate, la ricostruzione artigianale di una stearina antica, con cui è stata accesa una lampada a olio: un momento che ha affascinato sia i bambini che i genitori, trasportandoli in un passato fatto di gesti semplici e autentici.
La giornata si è conclusa con una merenda sana e genuina, a base di pane e olio, accompagnata da succo di frutta naturale, lontana dai prodotti industriali e ricca di significato simbolico: il ritorno all’essenziale.
Grande la soddisfazione dei partecipanti, sia piccoli che grandi. L’iniziativa ha dimostrato quanto possa essere efficace l’approccio esperienziale per educare le nuove generazioni, unendo ambiente, cultura rurale e gioco in un’unica, emozionante giornata. Una vera e propria “scuola in campagna”, che potrebbe rappresentare un modello replicabile per altri contesti.