I Castelli della Loira sono tra le meraviglie architettoniche più note della Francia e offrono un affascinante viaggio nella storia europea, dal Medioevo al Rinascimento e oltre.
Le origini dei Castelli della Valle della Loira (in francese Châteaux de la Loire) si trovano lungo il fiume Loira e i suoi affluenti, in una zona chiamata anche “Giardino di Francia”. Le loro origini risalgono al Medioevo, ma la maggior parte è stata costruita o ristrutturata tra il XV e il XVII secolo.
Le funzione originarie erano a scopo difensivo: i primi castelli del XI-XIII secolo erano fortificazioni militari costruite per controllare il territorio e proteggersi da invasioni. Dal XV secolo, con la fine della Guerra dei Cent’Anni, la regione diventò più pacifica, e i castelli si trasformarono in residenze di lusso per re, nobili e cortigiani così divennero simboli di prestigio, potere e cultura.
Tra i più importanti Castelli della Valle della Loira vi è senza dubbio Château de Chambord. Il più grande è simbolo del Rinascimento francese, voluto da Francesco I. La sua architettura risente l’influenza di Leonardo da Vinci, con la sua monumentalità e la doppia scala elicoidale.
Leonardo da Vinci era strettamente legato alla Valle della Loira, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, grazie al suo rapporto con il Re Francesco I di Francia. L’opera più importante che Leonardo da Vinci realizzò durante il suo soggiorno nei Castelli della Loira, in Francia, fu il progetto del Castello di Romorantin: un’ambiziosa città ideale rinascimentale che però non venne mai realizzata.
Il progetto prevedeva di trasformare la città di Romorantin in una capitale moderna, con un sistema avanzato di canali, palazzi, giardini e vie d’acqua. Caratteristiche innovative per quell’epoca. Inoltre, il progetto prevedeva il controllo delle acque (influenzato dalle esperienze a Milano), edifici funzionali e armoniosi, e un’organizzazione urbana razionale.
Lo Château d’Amboise rappresenta la Residenza reale nel Rinascimento. Ospitò Leonardo da Vinci, fino ad esservi sepolto. Leonardo infatti, trascorse gli ultimi anni della sua vita in Francia dal (1516–1519), invitato dal re Francesco I, che lo ospitò nel Castello di Clos Lucé, vicino al Castello di Amboise, nella Valle della Loira.
Durante questo periodo, anche se ormai anziano e con problemi alla mano destra, Leonardo continuò a progettare, disegnare e sviluppare idee ingegneristiche e architettoniche. Leonardo vi si stabilì nel 1516, invitato da Francesco I, che lo chiamò in Francia come Premier peintre, ingénieur et architecte du Roi (“pittore, ingegnere e architetto del re”).
Leonardo fu ospitato nel Clos Lucé, una residenza secondaria connessa al castello reale tramite un passaggio sotterraneo (oggi non più esistente). Oggi si possono visitare al Clos Lucé le ricostruzioni delle macchine di Leonardo, basate sui suoi disegni, e ambientazioni che evocano la sua vita e il suo genio.
Il noto artista portò con sé alcune delle sue opere più celebri, tra cui la Gioconda, Sant’Anna con la Vergine e il Bambino e San Giovanni Battista. Questi dipinti rimasero con lui fino alla morte, il 2 maggio 1519, e furono acquistati dalla corona francese e oggi sono esposti al Louvre.
Secondo una leggenda romantica (basata su un dipinto di Ingres), Leonardo morì tra le braccia di Francesco I, ma questo episodio è probabilmente apocrifo, anche se simboleggia l’alto rispetto che il re nutriva per lui.
Leonardo da Vinci, ormai legato alla corte francese, fu sepolto con onori nella cappella del castello dove risiedeva il Re. Egli riposa nella Cappella di Saint-Hubert, situata all’interno del Castello di Amboise. La cappella di Saint-Hubert è oggi meta di pellegrinaggio culturale per chi visita la Loira.
Il Château de Chenonceau, soprannominato il castello delle dame per le nobildonne che lo abitarono fu costruito sul fiume Cher, celebre per il suo ponte a due piani. Ebbe un ruolo durante la Resistenza nella Seconda guerra mondiale.
Nello Château de Blois, residenza reale con quattro ali in stili diversi, si svolsero avvenimenti importanti, che caratterizzarono la storia di Francia. Vi fu assassinato il Duca Enrico I di Guisa (in francese: Henri Ier de Guise) nel 1588, uno dei personaggi più influenti e controversi delle guerre di religione francesi del XVI secolo.
Enrico I era capo della Lega Cattolica, un movimento che si opponeva con forza alla tolleranza verso i protestanti (ugonotti) in Francia.Aveva forti ambizioni politiche, puntando a influenzare o addirittura sostituire il re.
Enrico di Guisa fu assassinato il 23 dicembre 1588, per ordine diretto del re Enrico III di Francia, nel castello di Blois, da dove minacciava il potere del re. Enrico di Guisa era diventato così popolare e potente da oscurare l’autorità del re stesso. La Lega Cattolica era diventata uno strumento politico molto influente, e Guisa sembrava voler prendere il controllo del trono o quantomeno dettare legge al sovrano.
Dopo i tumulti di Parigi del 1588 (la Giornata delle Barricate), in cui il popolo si era rivoltato contro Enrico III in favore della Lega. Scandalo e condanna da parte della Chiesa e dei cattolici radicali. Enrico III fu scomunicato dalla Lega e poco tempo dopo fu assassinato da un frate.
I Castelli di Château de Saumur, Château d’Ussé (che ha ispirato “La Bella Addormentata”) e Château de Villandry (famoso per i giardini), rappresentano una favolosa cornice di bellezza fra stili architettonici e colori .
Sebbene Fontainebleau non sia situato nella Valle della Loira, ma più vicino a Parigi, è uno dei più importanti castelli di Francia. Ebbe una funzione importante nel periodo napoleonic: Bonaparte lo considerava la “casa dei secoli” e lo usò come residenza imperiale. Vi risiedette spesso, restaurandolo e arredandolo secondo il gusto dello stile Impero.
Qui, nel 1814 venne firmato il trattato di abdicazione (dopo la sconfitta contro la Sesta coalizione) e vi pronunciò il celebre addio alla Guardia imperiale nella Corte con il suo Cavallo Bianco prima dell’esilio all’Isola d’Elba.
I Castelli della Loira rappresentano un patrimonio storico, artistico e architettonico unico, che raccontano l’evoluzione della Francia da regno medievale a centro del Rinascimento. Fontainebleau, anche se fuori dalla Loira, fu una delle sedi simboliche del potere imperiale di Napoleone, luogo di gloria ma anche di declino.